Coronavirus, Sonia costretta a chiudere il suo ristorante: “Dipendenti nel panico”

Coronavirus, il ristorante di Sonia Zhou, molto amato dai personaggi del mondo dello spettacolo, chiude: “I dipendenti sono nel panico”

Sonia Zhou ristorante chiude
Sonia Zhou, il ristorante cinese chiude a causa del Coronavirus (Foto: Instagram)

Coronavirus, c’è ancora molta, troppa paura in giro. Si susseguono, nel corso dei giorni, notizie sul numero di contagiati che cresce esponenzialmente. E, dunque, un po’ di timore, non si può nascondere. Alcune persone, forse la maggior parte di esse, sono entrate in una sorta di psicosi. Hanno paura a frequentare bar, ristoranti o più semplicemente luoghi affollati. Le norme di profilassi emanate negli ultimi giorni dicono di tenersi ad una distanza raccomandabile di almeno 2 metri rispetto agli estranei. Per questo motivo, la gente esce di meno, spende di meno, ed a risentirne sono soprattutto i ristoranti cinesi. Lo sa bene Sonia Zhou, titolare del ristorante cinese della Capitale più amato dai personaggi del mondo della cultura e dello spettacolo, che ha detto chiaramente che è prossima alla chiusura. “Con grande rammarico sono costretta a chiudere il ristorante fino al 30 aprile”, ha annunciato tristemente all’Ansa.

Coronavirus | Roma, chiude il ristorante cinese più amato dai personaggi dello spettacolo

Non c’è molto che possano fare gli imprenditori cinesi che hanno avviato un’attività di ristorazione nel nostro paese. Soprattutto quando, come nel caso di Sonia, sono gli stessi dipendenti ad aver paura di recarsi sul posto di lavoro. Queste le sue dichiarazioni: “Purtroppo la psicosi portata dal coronavirus sta colpendo tutti. Non avrei chiuso, ma il problema sono i miei dipendenti, che presi dal panico hanno deciso di non venire più a lavorare e mi hanno chiesto un periodo di pausa. Alcuni di loro hanno già comprato i biglietti per tornare in Cina dai loro cari, per questo motivo, mio malgrado, ho dovuto prendere questa decisione. Una volta arrivati in Cina saranno messi in quarantena per 14 giorni”. Insomma, una situazione – per Sonia – che si prospetta più seria e complicata del previsto e soprattutto rispetto ad altre. Quando è la tua stessa squadra a tirarsi indietro, è difficile andare avanti, se non impossibile.

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