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Cracker con farina d’insetti? Attenzione a cosa compri

Ebbene si, i cracker con farina d’insetti sono arrivati anche da noi. Se proprio non sei entusiasta di provarli puoi riconoscerli in un solo modo.

Dettaglio di salatini (Canva – checucino.it)

I cracker con farina d’insetti rappresentano gli ultimi arrivati in fatto di cucina innovativa, che fa della ecosostenibilità e del mangiare sano i propri obiettivi. Certo, l’idea di mangiare qualcosa che ha a che fare più o meno direttamente con certi esserini che nella maggior parte di noi suscitano spavento e ribrezzo non è che sia un qualcosa tale da creare entusiasmo.

Per quanto sia nobile perorare la causa ambientalista anche in fatto di produzione industriale, mangiare cracker con farina d’insetti, gelato, caffè o prodotti preparati con della farina di grillo essiccato non ci fa fare i salti di gioia. Però dovremmo tenere a mente diversi aspetti.

Anzitutto che questi insetti vengono adeguatamente trattati e ridotti in polvere per poi essere aggiunti nei processi di creazione industriale degli alimenti. Quindi non è che ci troviamo mica davanti il corpo intero. In pratica non c’è modo di distinguere, per esempio, tra un cracker con farina d’insetti ed uno realizzato con i metodi più propriamente tradizionali.

Cracker con farina d’insetti, come evitare i prodotti che ne fanno uso

Farina in un sacco (Canva – checucino.it)

Tale aggiunta fornisce anche un notevole apporto di proteine, che sono sempre fondamentali per restare in salute. E la cui assunzione andrebbe variata durante la nostra routine alimentare della settimana. Ma se proprio volessimo scansare i prodotti che annoverano la farina di insetti tra i loro ingredienti allora dovremmo controllare bene quel che siamo soliti mettere all’interno del nostro carrello.

L’Unione Europea infatti ha recente dato il proprio via libera alla messa in commercio di questi alimenti. Per cui sarà più facile ritrovarne alcuni sugli scaffali dei punti vendita dove siamo abituati a fare la spesa. In percentuali di circa il 15% si ritrova della farina di insetti tra le componenti costitutive.

Diversi tipi di farina (Canva – checucino.it)

La cosa è chiaramente indicata sia sul fronte della confezione che sul retro, in quello che è l’elenco degli ingredienti stessi. La cosa vale tanto per i cracker quanto per biscotti ed altri ingredienti in particolar modo secchi. Ma perché mai l’Unione Europea ha concesso il proprio beneplacito alla esposizione sugli scaffali di prodotti del genere?

Perché sono sani, sanissimi, come confermato da molti studi in proposito. E perché allevare insetti presuppone spazi e consumi di acqua, luce, gas ed altre risorse in misura enormemente inferiore rispetto a quelli che sono gli altri tipi di allevamento tradizionale.