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Il CBD diventa l’antidolorifico per eccellenza

Il composto di cannabis chiamato cannabidiolo (CBD) si sta rivelando uno degli antidolorifici più gettonati sul mercato anglosassone. I prodotti CBD, tuttavia, sono diversi dalla cannabis medicinale: per legge contengono meno dello 0,2% di THC e sono stati approvati dall’Agenzia di regolamentazione dei medicinali.

Da allora il CBD è volato via dagli scaffali – in genere è venduto sotto forma di oli e capsule, ma ora ci sono piani per aggiungerlo a cibo e bevande, tra cui forse Coca-Cola, caffè, cioccolato.

La cannabis sativa, per usare il suo nome scientifico, viene riconosciuta per le sue proprietà medicinali, con prove che suggeriscono che può aiutare in condizioni come l’epilessia o con problemi oncologici. “Non c’è dubbio che possa aiutare con il dolore nei pazienti oncologici”, suggerisce il professor Angus Dalgleish, uno specialista del cancro presso la St George’s Hospital University di Londra. “Circa un terzo dei miei pazienti lo sta prendendo”, dice. “Per me non c’è dubbio che il CBD sia più efficace e migliore del THC che rende le persone simili a zombie.

Una recensione pubblicata il mese scorso nel Psychiatry Journal dell’American Medical Association, che ha esaminato 18 studi che confrontano diverse forme di CBD con trattamenti fittizi per alleviare il dolore causato da freddo estremo o calore in volontari sani, ha concluso che ha influenzato l’elemento emotivo del dolore , in qualche modo rendendolo più tollerabile.

Il professor Michael Heinrich, capo della scuola di farmacia presso l’University College di Londra, afferma: “È potenzialmente più efficace per il dolore dell’ibuprofene o del paracetamolo se usato correttamente, ma il problema è che si tratta di un mercato completamente non regolamentato. Alcuni prodotti CBD possono contenere praticamente nessuno degli ingredienti effettivi o l’importo potrebbe essere troppo alto. È un vero problema”. Al momento però i consumatori hanno poco modo di sapere se stanno ottenendo un prodotto di qualità.

Negli Stati Uniti stanno nascendo partnership commerciali per realizzare prodotti a base di CBD, compresa la Coca-Cola, champagne, caffè, cioccolato, integratori, saponi, prodotti cosmetici, per soddisfare la crescente richiesta.