Kefir: un toccasana per intestino, ossa e colesterolo

Il kefir di latte è un alimenti di origine mediorientale, assomiglia molto allo yogurt, ma è ancor più ricco di nutrienti e probiotici e ha incredibili benefici per la digestione e la salute dell’intestino. E’ un vero concentrato di proprietà benefiche che merita di essere approfondito. Il latte kefir può essere acquistato nei negozi di alimentazione naturale, mentre i granuli si trovano nei negozi biologici, in farmacia e in erboristeria

Cosa è – E’ un alimento di origini molto antiche, tanto che secondo una leggenda sarebbe stato Maometto a donare i primi granuli a dei pastori del Caucaso. Una prima menzione la si trova nel Milione di Marco Polo, che parla di una bevanda alcolica ricavata dal latte, consumata dai popoli della steppa. E’ una bevanda a base di latte fermentato, sia vaccino che di pecora o capra e ha un sapore leggermente acidulo e rinfrescante. Il kefir tradizionale si prepara unendo al latte i granuli di kefir, composti da una miscela di microrganismi. E’ frutto dell’azione di diversi tipi di batteri e di lieviti ed è quindi molto più attivo nella sua azione di riequilibrio sulla flora batterica intestinale.

Benefici per l’intestino – Il kefir aiuta a sgonfiare la pancia, è depurativo e disintossicante. I batteri probiotici contenuti possono ristabilire l’equilibrio dei batteri amici presenti nel nostro intestino. Questo è il motivo per cui il kefir è un valido aiuto per molte forme di diarrea e altri problemi come il colon irritabile. Favorisce la regolarità intestinale ed è un probiotico molto più efficace dello yogurt.

Salute delle ossa – Oltre ad essere una buona fonte di calcio contiene vitamina K, che svolge un ruolo fondamentale nell’assimilazione del calcio e si è notato che integrarla ha ridotto il rischio di fratture ossee di circa l’81%. Ottimo contro l’osteoporosi, aumenta notevolmente l’assorbimento del calcio nelle cellule delle ossa.

Riduce il colesterolo – Il kefir ha mostrato di poter ridurre il colesterolo, sia limitandone l’assorbimento a livello intestinale, sia favorendone l’eliminazione con i sali biliari. Studi su animali hanno mostrato rilevante riduzione del colesterolo LDL e dei trigliceridi

 

 

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