La dieta volumetrica per “abbuffarsi” con poche calorie

La dieta volumetrica è stata ideata circa un ventennio fa da Barbara Rolls, direttrice del Laboratory for the Study of Human Ingestive Behavior della Penn State University. E’ basata sulla densità energetica dei cibi e sul loro potere saziante. L’obiettivo è consentire allo stomaco di sentirsi appagato con grandi quantità di cibi poco calorici ma dal grande volume e potere saziante. In questo modo la persona si sente sazia e non necessita di mangiare fuori dagli schemi.

La dieta volumetrica non esclude a priori alcun tipo di cibo ma ovviamente suggerisce di prediligere alimenti a basso contenuto calorico. Questi si dividono in 4 categorie in base alla loro densità calorica:

Densità molto bassa: frutta e verdura non amidacea ( cavoli, verdure a foglia verde, cipolle, cetrioli, funghi, cavolfiori, peperoni, broccoli, cavolini di Bruxelles e sparagi, ecc.), latte scremato, yogurt magro.

Densità bassa: frutta e verdura amidacea (banane, noci secche, patate, spinaci, carciofi, ecc.) cereali integrali, legumi, carne magra, pesce

Densità media: formaggi, carne, pizza, salse, gelati e dolci

Densità alta: pane, patatine, snack, cioccolata, biscotti, olio, burro.

I cibi che vanno mangiati regolarmente sono quelli a densità molto bassa e bassa. Gli altri non vanno esclusi, ma il loro consumo andrebbe ridotto drasticamente, soprattutto per quanto riguarda i cibi ad alta densità calorica. E’ inoltre molto importante bere molta acqua, tisane e tè verde, e masticare il cibo molto bene e senza fretta.

La dieta volumetrica non promette perdite di peso miracolose, a differenza di altre diete che costellano il web. Ma garantisce una perdita di peso più graduale e quindi più salutare e più facile da mantenere nel tempo. Non ha controindicazioni, ma il nostro consiglio è di ascoltare sempre il parere di un esperto. Infatti ci sono diversi piani dietetici per diversi apporti calorici e serve una figura professionale che valuti quello giusto per voi.

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