Metalli nel cioccolato | è allarme per questa situazione

Emergono alcune rilevazioni importanti che fanno riferimento alla presenza di metalli nel cioccolato. Di quale si tratta e qual è lo stato attuale.

La presenza di metalli nel cioccolato fa scattare più di un campanello di allarme. Se ne parla grazie ad un test compiuto dalla rivista il salvagente, che ha esaminato i campioni estrapolati da diciotto tavolette della varietà fondente tra le diverse marche presenti in commercio.

Tavolette di cioccolato fondente
Tavolette di cioccolato fondente ( checucino.it)

A quanto pare sembra che più il cioccolato sia fondente e più concentrazione di metalli nel cioccolato stesso risulti essere elevata. In particolare si riscontra una presenza da non sottovalutare di piombo e di cadmio. Queste rilevazioni sono avvenute sulla falsariga di osservazioni simili compiute precedentemente negli Stati Uniti.

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In quel caso era stata la rivista a stelle e strisce Consumer Reports a fare lo stesso su 28 marche di prodotti in vendita su suolo americano. Lì negli USA però non esistono limiti massimi fissati dalla legge per regolamentare la presenza di metalli nel cioccolato come cadmio e piombo.

Da noi le cose sono ben diverse, con la Commissione Europea che ogni volta applica la massima severità per garantire la sicurezza in ambito alimentare. Assumere piombo negli alimenti, qualunque essi siano, può avere dei risvolti potenzialmente nocivi per la salute dei consumatori.

Metalli nel cioccolato fondente, qual è la situazione

Tornando al test compiuto in Italia, sono risultate per fortuna assenti micotossine, mentre c’erano alcuni tipi di pesticidi ma in quantità molto basse e conformi a quelle che sono le normative attuali vigenti nell’Unione Europea. È risultato assai frequente in tal senso il clorpirifos, che è estremamente pericoloso in quanto potrebbe causare dei danni neurologici ai bambini e che la stessa Europa ha vietato nel 2020.

Del cioccolato fondente
Del cioccolato fondente – checucino.it

Secondo l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (Iarc), ente legato all’Oms, il cadmio è ritenuto una sostanza cancerogena e c’è un limite fissato a 0,8 mg/kg da non dovere oltrepassare se la presenza del cacao è di almeno il 50%. E di 0,30 mg/kg se tale concentrazione scende invece al di sotto del 50%.

I risultati del test hanno confermato come non ci siano un rischio in tal senso, anche se è capitato che alcune marche presentassero valori non molto lontani proprio da questo tetto massimo.

Si tratta di Novi Nero (0,68 mg/kg) e di Vanini 100% (0,67 mg/kg). Inoltre è confermato come più aumenti la percentuale di cacao e più salga la concentrazione di metalli pesanti, ma anche dei benefici polifenoli.

Riguardo al piombo, l’Iarc lo ritiene un probabile cancerogeno ed in questo caso in realtà la Commissione Europea non ha fissato un limite massimo. Quello consigliato è di 0,017 mg/kg che solo il Cioccolato Fondente Esselunga rispetta, mentre tutti gli altri marchi lo superano.

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