Miele contaminato: a rischio la salute delle api e dell’uomo

Secondo uno studio pubblicato su ‘Science’ il 75% del miele mondiale sarebbe contaminato da pesticidi neonicotinoidi. Bisogna sottolineare che le concentrazioni rilevate sono inferiori al limite autorizzato dall’Unione Europea per il consumo umano. Tuttavia questo scenario sembra avere effetti negativi sulle api: infatti l’utilizzo di neonicotinoidi è stato già identificato come un fattore chiave responsabile della ‘crisi’ delle api.

Il team di Edward A. D. Mitchell dell’University of Neuchâtel ha testato 198 campioni di miele per cinque neonicotinoidi comunemente usati: acetamiprid, clothianidin, imidacloprid, thiacloprid e thiamethoxam. I campioni sono stati prelevati in tutti i continenti, eccezion fatta per l’Antartide. Il 75% di tutti i campioni di miele conteneva almeno un neonicotinoide; di questi, il 30% presentava un singolo neonicotinoide, il 45% due o più, e il 10% conteneva quattro o cinque. Le concentrazioni più alte sono state rilevate nei campioni europei, nordamericani e asiatici.

Gli studiosi sottolineano che le concentrazioni sono inferiori ai livelli autorizzati dall’Ue nei prodotti alimentari e nei mangimi, ma provocherebbero effetti negativi sui vertebrati, effetti che possono far rivedere i limiti concessi per legge. Per quanto riguarda le conseguenze sulle api,il 34% dei campioni di miele presentava concentrazioni di neonicotinoidi note per essere dannose. Di conseguenza questo insetticida si mostra dannoso per i pollinatori in tutto il mondo. Ma non finisce qui, perché i neonicotinoidi potrebbero avere anche effetti sull’uomo, sul suo sistema immunitario e sulla crescita. Tant’è che in Francia è stato firmato un decreto di bando per il pesticida killer di api.

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