Intossicati in ospedale, scoppia il caso. Cosa si nasconde dietro i ricoveri

Ciò che è accaduto pochi giorni fa a Rovereto potrebbe essere riconducibile al Norovirus, ovvero un agente infettivo altamente virale trasmissibile tramite via orale, tramite cibi contaminati che causano intossicazioni alimentari ma anche attraverso contatto diretto con superfici contaminate.

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Norovirus (Canva)

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Il 7 Luglio erano stati 27 i dipendenti che avevano accusato una forte gastroenterite dopo aver mangiato nella mensa dell’ospedale di Rovereto “Santa Maria del Carmine“.

Medici, infermieri e operatori socio sanitari erano stati mandati al tappeto da vari sintomi come nausea, diarrea, vomito e forti mal di pancia.

Nonostante le indagini siano ancora in corso si sospetta che la causa di tutto ciò sia il Norovirus, un agente infettivo che avrebbe preso piede all’interno della struttura.

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Norovirus, l’ultima frontiera delle intossicazioni alimentari

Il virus in questione si trasmette tramite via oro-fecale, tramite aerosol da persona a persona ma anche attraverso contaminazione di superfici e di alimenti.

Proprio l’ultimo caso potrebbe essere la causa scatenante i vari malanni: i sintomi riportati, il breve periodo di incubazione, la modalità improvvisa d’esordio, tutto riporta ad una gastroenterite di natura virale data da intossicazione alimentare.

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Cibo contaminato (Canva)

L’agente infettivo in questione sarebbe inoltre in grado di resistere all’esterno del corpo umano per un periodo di tempo che arriva fino a 15 giorni dopo l’infezione iniziale. 

Nel frattempo nell’ospedale si sta mettendo tutto in sicurezza sanificando ogni ambiente ed attrezzatura per evitare l’espansione del virus.

Come prevenire il Norovirus

Le pratiche che possono attuarsi sono delle più disparate ma possono prevenire in larga misura l’infezione in questione.

Innanzitutto non bisognerà stare a contatto con il cibo quando si è indisposti, soprattutto se si è affetti da gastroenterite.

Una seconda regole che bisogna seguire è quella di lavarsi ripetutamente le mani qualora si venisse a contatto con degli alimenti.

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Lavarsi le mani con il sapone (1195798 da Pixabay)

Sarà molto importante inoltre lavare accuratamente e disinfettare le strumentazioni o gli abiti venuti a contatto con un positivo.

Infine si raccomanda di acquistare unicamente prodotti con certificazioni attestate, soprattutto per quegli alimenti che vengono cotti poco o mangiati addirittura crudi come molluschi o le verdure fresche.

 

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