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Pesce fresco, occhio alla truffa in questi giorni: guardate l’etichetta

Pesce fresco, in questo periodo dell’anno bisogna stare molto attenti alla truffa: ecco cosa bisogna guardare sull’etichetta

Pesce fresco: occhio alla truffa

Pesce fresco: ormai è partito lo stop alla pesca al fine di ripopolare i mari. Bisogna fare molta attenzione, però, in questo periodo, perché se non si ha un pescivendolo di fiducia si può incappare in quella che possiamo chiamare ‘truffa alimentare’. E’ stata fermata anche la vendita di pesce fresco del Mare Adriatico fino a settembre nelle zone comprese tra San Benedetto del Tronto e Termoli. Fino a quando? Beh, almeno fino al 15 settembre. Ma non sono le uniche zone ad aver subito questo stop. La pesca, infatti, si è fermata anche in Friuli-Venezia Giulia, Veneto, Emilia-Romagna, Marche e Puglia. E i fermi non finiscono qui, ce ne sono in programma anche molti altri. Eccoli tutti:

  • 7 settembre – 6 ottobre da Brindisi a Napoli
  • 14 settembre – 13 ottobre da Gaeta a Civitavecchia
  • 2 ottobre – da Livorno ad Imperia, data di fine del provvedimento da stabilire
  • Da decidere anche le date di Sicilia e Sardegna, giungeranno indicazioni dalle due Regioni

Pesca ferma: occhio alle truffe al banco del pesce

Con i pescherecci ormai fermi in diverse zone, è facile incappare in qualche truffa. E’ proprio la Coldiretti, a tal proposito, a farci sapere che bisogna fare attenzione alla provenienza del pescato quando si va al supermercato o direttamente in pescheria. Ecco, ad esempio, sull’etichetta dev’essere ben visibile l’area di pesca (GSA) che viene indicata in questo modo:

  • 9 (Mar Ligure e Tirreno);
  • 10 (Tirreno centro meridionale);
  • 11 (mari di Sardegna);
  • 16 (coste meridionali della Sicilia);
  • 17 (Adriatico settentrionale);
  • 18 (Adriatico meridionale),
  • 19 (Jonio occidentale);
  • 7 (Golfo del Leon);
  • 8 (Corsica);
  • 15 (Malta).

Ci sono dei pesci, che finiscono sulle nostre tavole, che si assomigliano molto nel sapore. Per cui, una cernia o un pesce spada possono essere sostituiti facilmente da pesce di altre origini e provenienze. E’ per questo che bisogna fare davvero molta attenzione per non cascare nella trappola soprattutto in questo periodo dell’anno.