Stevia%2C+il+dolcificante+per+dimagrire+e+diabetici
checucinoit
/stevia-il-dolcificante-per-dimagrire-e-diabetici/amp/

Stevia, il dolcificante per dimagrire e diabetici

La stevia è una pianta perenne originaria del Sud America che gli indigeni utilizzavano già secoli fa per dolcificare il mate. Ha un potere dolcificante di gran lunga superiore a quello dello zucchero, ma non apporta calorie e non innalza i picchi glicemici. Quindi è particolarmente indicata ai diabetici e a chi segue una dieta dimagrante.

La stevia si vende sotto forma di foglie essiccate o in polvere, ma più facilmente come dolcificante liquido, in polvere o in pastiglie. La si può usare per dolcificare bevande, sciroppi o marmellate. Può essere utilizzata nella preparazione di prodotti da forno in quanto, anche con le alte temperature (fino a 190°C), non si formano prodotti tossici.

Fino a pochi anni fa era bandita in Europa. Infatti si riteneva che lo steviolo e lo stevioside, principi attivi in essa contenuta, assunti in grandi dosi potessero essere tossici. Recentemente alcune ricerche hanno dimostrato che il nostro organismo è in grado di smaltire tramite il lavoro di intestino, fegato e reni i composti della pianta potenzialmente tossici. Così dalla fine del 2011 è stato consentito l’utilizzo di questa pianta anche nel Vecchio Continente.

La stevia ha proprietà antibatteriche ed è consigliata a chi soffre di dermatiti, eczemi, acne, rughe, labbra screpolate e altri disturbi della pelle. Fa bene alle ossa in quanto contribuisce all’assorbimento del calcio. Aiuta così a migliorare la densità ossea ed apporta benefici in caso di osteoporosi.

La stevia fa bene alla salute e igiene orale. Grazie alle proprietà antibatteriche è utile contro le gengiviti, le carie e le ferite della bocca. Inoltre riduce lo sviluppo e la riproduzione di organismi infettivi nelle gengive. Sui denti inibisce la crescita della placca.

Non ha particolari controindicazioni. Un abuso potrebbe però causare effetti lassativi e produrre ipotensione. Per questo motivo la dose giornaliera raccomandata deve essere inferiore a 4 mg per peso corporeo.