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Succo di melograno per combattere la restrizione di crescita intrauterina

Le donne in gravidanza che bevono succo di melograno possono migliorare lo sviluppo del cervello dei loro neonati che non crescevano a un ritmo normale all’interno dell’utero.

Il succo di melograno è carico di micronutrienti chiamati polifenoli che attraversano la barriera emato-encefalica e hanno dimostrato di proteggere dalle malattie neurodegenerative. Secondo uno studio americano potrebbe addirittura impedire la necessità di trattamenti più invasivi – come la chirurgia – dopo la nascita del bambino.

Per lo studio, pubblicato su PLOS One, il team ha esaminato 78 madri della clinica ostetrica Barnes-Jewish Hospital di St Louis, nel Missouri. Ai loro bambini era stata diagnosticata clinicamente una restrizione di crescita intrauterina (IUGR) tra la 24esima e la 43esima settimana di gravidanza. Ciò si verifica quando i bambini non riescono a crescere al ritmo previsto nell’utero.

La causa più comune è un problema con la placenta, che fornisce ossigeno e sostanze nutritive a un bambino attraverso il cordone ombelicale, quando non è collegata correttamente o non funziona correttamente. Poiché il bambino non riceve abbastanza sangue o ossigeno, può avere difficoltà a respirare, avere problemi al cuore e ai vasi sanguigni o subire gravi danni al cervello.

Alcune donne hanno ricevuto 24 cl di succo di melograno ogni giorno, mentre altre hanno ricevuto un placebo che aveva lo stesso sapore e aveva lo stesso numero di calorie. I ricercatori hanno quindi misurato diverse aree dello sviluppo del cervello tra i bambini di entrambi i gruppi.

Non sono state riscontrate differenze nella struttura generale del cervello, ma i bambini le cui madri hanno bevuto il succo di melograno hanno avuto un migliore sviluppo nella struttura della sostanza bianca, il tessuto attraverso il quale i messaggi passano all’interno del sistema nervoso centrale.

Il team ritiene che ciò sia dovuto al fatto che il succo di melograno contiene polifenoli, antiossidanti presenti in numerosi alimenti e bevande come bacche, noci e tè. Studi precedenti hanno scoperto che i polifenoli migliorano la funzione cognitiva e proteggono il cervello dalle malattie neurodegenerative. Adesso un secondo studio clinico è in corso con la speranza di replicare i risultati su una scala più ampia.