Mai assaggiato il tuorlo d’uovo marinato? Una vera bomba da utilizzare in varie preparazioni in cucina! Ecco 2 preparazioni per ottenerlo.
L’uovo è sicuramente uno degli ingredienti più utilizzati in cucina. Dalle varie preparazioni classiche, come l’uovo a occhio di bue, in camicia, alla coque o sodo fino ad arrivare nell’utilizzo nella preparazione di pasta fresca e dolci, l’uovo è spesso protagonista dei nostri piatti.
Ricco di vitamine del gruppo B, fosforo, ferro, calcio, proteine e lipidi, l’uovo è considerato tra i cibi più nutrienti al mondo ed è parte integrante anche delle diete vegetariane.
Ma avete mai provato il tuorlo d’uovo marinato? Tra i vari modi per preparare e cucinare l’uovo, questo è senz’altro uno tra quelli meno visti e conosciuti, ma una volta provato, siamo sicuri che vi stupirà positivamente!
Andiamo quindi a vedere 2 preparazioni per ottenerlo e come utilizzarlo nelle nostre ricette.
Tuorlo d’uovo marinato, come prepararlo e utilizzarlo in cucina
Il tuorlo d’uovo marinato è una preparazione che trova molti utilizzi ed è davvero più facile di quello che si crede.
Per realizzarla ci serviranno solo i tuorli messi a marinare con il sale e lo zucchero, che assorbono l’acqua e trasformano le proteine dell’uovo. Il tuorlo quindi con il passare dei giorni diventa sempre più solido, trovando impiego in molte ricette.
Vediamo ora 2 preparazioni differenti con metodi leggermente diversi per ottenere comunque un tuorlo marinato.
Prendiamo una ciotola capiente e versiamo al suo interno la stessa quantità di sale e zucchero, mettiamo i due tuorli e ricopriamoli , quindi lasciamoli marinare per 5 giorni.
Trascorso questo tempo, prendiamo un tuorlo e facciamolo essiccare nel forno a 70°, fino a che non si asciugherà completamente e diventerà secco. L’altro invece lasciamolo marinare per altri 5 giorni.
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Entrambi saranno due tuorli marinati e secchi, utili da utilizzare ad esempio grattugiati su insalate, hamburger, primi piatti o altro. La sua consistenza e colorazione lo rende molto simile alla bottarga, richiamando un po’ anche il gusto.
