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Con 50 Grammi di Salumi al Giorno Aumenti il Rischio di Cancro

Ad affermarlo è l’agenzia internazionale per la ricerca sul cancro dopo uno studio attuato da 22 scienziati provenienti da diverse nazioni.

Nel comunicato dell’Organizzazione Mondiale della Sanità dicono che la carne rossa è probabilmente cancerogena per l’uomo (è quindi stata inserita nel gruppo 2A, ovvero non hanno prove definitive), mentre tutta la carne trattata è stata classificata come carne cancerogena ed è stata inserita nel gruppo 1A, proprio come il fumo.

I possibili rischi sono: tumore del colon, tumore dello stomaco, del pancreas e della prostata.

Per carni lavorate intendiamo carne trasformata attraverso la stagionatura, la fermentazione, l’affumicatura, la salatura e altri processi per migliorare il sapore e la conservazione.

Rientrano quindi i wurstel, la pancetta, il salame, il prosciutto, la salsiccia, carne in scatola, carne secca ma anche sughi pronti a base di carne.

Gli esperti hanno concluso che una porzione di 50 g al giorno di carne lavorata aumenta il rischio di cancro al colon del 18 % . Più carne consumiamo più il rischio aumenta.

Il cancro al colon viene diagnosticato all’1% della popolazione italiana ogni anno, pensate che nel 2010 circa il 56 % della popolazione italiana mangiava carne rossa e insaccati almeno 4 volte a settimana.

Pensate quindi che il fumo e gli insaccati sono messe sulla stessa classe di tossicità.

Dopo anni in cui se ne è discusso, finalmente un’organizzazione scientifica lo ha affermato, speriamo che da oggi in poi ognuno di noi prenderà un po’ più seriamente in considerazione la propria salute.

Questo non significa eliminare del tutto la carne insaccata ma limitarla, magari gradualmente, 1-2 volte a settimana potrebbero bastare, alla fine è solo una questione di abitudine.