Vitamina K, cos’è e come integrarla. I cibi amici che ci aiutano ad assumerla

Molto spesso si ricorre a integratori o a medicine per fornire al corpo alcune proprietà alimentare mancanti. Un esempio di questi è sicuramente la Vitamina K. Andiamo a scoprire insieme che effetti produce sul corpo e come integrarla nell’alimentazione.

verdure a foglie verdi
verdure a foglie verdi (foto di Sandra Mu da Getty Images)

Partiamo dal principio: cosa sono le vitamine? Si tratta di sostanze indispensabili nel nostro organismo, classificate come micro-nutrienti, dato che ne bastano pochissime quantità per il fabbisogno giornaliero.

Queste sostanze non vengono prodotte dal fisico bensì bisogna implementarle attraverso l’alimentazione. Le vitamine si dividono in due categorie: quelle liposolubili (A, D, E, K) e quelle idrosolubili ( B e C).

Le prime, tra cui la K in questione, sono trasportate dai grassi e vengono immagazzinate nel tessuto adiposo. Siccome vengono smaltite con molta lentezza, un quantitativo eccessivo può facilmente portare a gravi problemi di salute.

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Nonostante ciò. è pressoché impossibile ingerirne in quantità sopra le dosi consigliate solamente tramite l’alimentazione. Il rischio invece può provenire dall’assunzione di integratori.

Terminata la doverosa premessa, focalizziamoci di più sulla Vitamina K, andando a sviscerare i suoi vari ambiti. Cos’è? Che benefici apporta al corpo? In che alimenti si trova?

Tutto ciò che c’è da sapere sulla Vitamina K

Innanzitutto va specificato che, il deficit eccessivo di questa vitamina può portare a gravi patologie. Se ciò rientra nel vostro caso, non affidatevi a guide e consigli online, bensì ascoltate accuratamente un consiglio di un medico o di un esperto del settore.

Come visto precedentemente, parliamo di una sostanza liposolubile che non deve mai mancare all’interno del nostro organismo. Scientificamente parlando rappresenta un gruppo di sostanze solubili nei grassi conosciute come naftochinoni, che apportano numerosi benefici al corpo.

cibi che aiutano contro colesterolo
Globuli rossi (foto di blenderTimer da Pixabay)

Benefici

La Vitamina K è necessaria per una sana coagulazione del sangue mettendosi in correlazione con il fegato, organo che svolge anche questa funzione.

Dunque un giusto apporto di questa sostanza favorirà ad esempio la cicatrizzazione delle ferite in tempo molto meno brevi.

Un altro beneficio considerevole è sicuramente la riduzione della probabilità di osteoporosi. Perciò viene consigliata soprattutto alle donne che si trovano in menopausa per evitare problemi alle ossa.

Infine l’apporto giornaliero di Vitamina K, consigliato dagli esperti di settore è un milligrammo per Kg corporeo. Dunque una normalissima dieta bilanciata riesce tranquillamente a ricoprire queste dosi.

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In quali alimenti si trova la Vitamina K

Per evitare carenze e quindi dare un giusto apporto di questa vitamina all’organismo è fondamentale sapere dove si trova. I cibi che ne sono più ricchi sono:

  • legumi (soprattutto soia e fagioli)
  • Verdura a foglie verdi (broccoli, spinaci, crescione, piselli, cavoli e cavolfiore)
  • frutta come kiwi o avocado
  • olive
  • cereali
  • carne
  • latte e suoi derivati

In tutti questi alimenti menzionati, la Vitamina K non subisce importanti modifiche nemmeno dopo la cottura. Essendo numerosi e diversi i cibi in questione, vi basterà variare giornalmente il menù dei vostri pasti così che l’apporto di questa vitamina sia bilanciato.

Stare bene con sé stessi e con il proprio corpo al fine anche di mantenerlo in salute, parte proprio da qui. Da questi che sembrano piccoli passi ma che in realtà favoriscono in ingenti livelli la salute del proprio corpo.

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