Binge drinking: i rischi per la salute dei giovani

Il binge drinking, la moda di bere alcolici nei week-end, si diffonde sempre più tra i giovani. Ma guai a pensare che bere alcol una volta a settimana non comporta rischi per la salute.

A dare l’allarme sono gli esperti dell’Istituto superiore di sanità (Issalute.it). “Il ‘binge drinking’, ovvero ‘l’abbuffata alcolica’, comporta l’assunzione in poco tempo di 5-6 bicchieri di alcolici (oltre i 60 grammi di alcol). È una pratica diffusa con maggiore frequenza tra i giovani di età 18-24 anni. Scopo di queste ‘abbuffate’ è l’ubriacatura immediata, indipendentemente dal tipo di bevanda alcolica usata per ottenerla”.

“Il ‘binge drinking’ ha come finalità l’ubriacatura come tentativo di automedicazione della possibile sofferenza individuale per problemi familiari, scolastici, affettivi, lavorativi e necessità di distaccarsi dalla realtà percepita e vissuta come problematica. Ma le conseguenze più comuni sono peggioramento delle relazioni sociali sino all’esclusione e marginalizzazione, a comportamenti violenti sia praticati che subiti, a incidenti stradali e scarse performance scolastiche”, come riporta Adnkronos Salute.

Inoltre questa pericolosa moda dei week-end porta ad un aumentato rischio di rapporti sessuali non protetti, di violenza sessuale e contagio di infezioni sessualmente trasmesse. Inoltre il binge drinking sta colpenso sempre più anche i minorenni: molto spesso oltre all’ubriacatura porta alla perdita immediata di autocontrollo e all’intossicazione, sino ad arrivare al ricovero in ospedale e, nei casi più gravi, addirittura al coma etilico.

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