Capsule del caffè, il Ministero della Salute lancia l’allarme: “Non consumatele”

Capsule del caffè, rischio plastica! L’allarme del Ministero della Salute è inquietante: “Non consumatele”

Caffè capsule
Capsule caffè, allarme Ministero della Salute

Presenza di plastica nelle capsule del caffé: è il Ministero della Salute a far scattare l’allarme nella mattinata di oggi, lunedì 16 dicembre 2019. Sul sito internet ufficiale si può leggere un avvertimento abbastanza inquietante: si tratta di confezioni di capsule di caffè compatibili con macchine Nescafé Dolce Gusto che si possono trovare tranquillamente in vari supermercati come Conad, Amazon e Meseta. Sono state richiamate dal mercato per la presenza di rischio fisico.

Capsule di caffè ritirate dal mercato: quali rischi si corrono

Si parla di rischio fisico quando, come in questo caso, si può ritrovare la presenza di materiali all’interno dell’alimento. Questa volta, sono state rinvenute delle piccole particelle di plastica nelle tazzine di caffè. Particelle molto piccole che vengono rilasciate al momento della preparazione. Per questo motivo, il caffè potrebbe diventare tossico per la salute umana. A tal proposito, è doveroso comunicare che i lotti individuati sono di Beyers Caffè Italia Srl, e vengono prodotti nello stabilimento di via Marino Serenari 33H, 40013 Castel Maggiore, in provincia di Bologna. Parliamo, dunque, delle capsule di caffè compatibili Dolce Gusto: il Ministero della Salute ha specificato chiaramente che non vanno consumate. Inoltre, abbiamo una nota da parte di Conad che sottolinea: “In rari casi, nei prodotti sotto indicati, è stato riscontrato al momento dell’erogazione un malfunzionamento della capsula che potrebbe generare il rilascio di un frammento plastico nella bevanda. Pertanto, tutti i clienti che fossero in possesso di una confezione appartenente ai suddetti prodotti, acquistati a partire dal mese di GIUGNO 2019, sono invitati a riportarla in qualsiasi punto di vendita Conad, che provvederà alla sostituzione o al rimborso. Ci scusiamo per il disagio arrecato”.

 

 

 

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