Come proteggere il tatuaggio dai raggi del sole

Il 12,5% della popolazione italiana ha almeno un tatuaggio, per lo più adulti tra i 18 e i 44 anni. Alcuni tatuaggi sono vere opere d’arte e richiedono cifre ingenti per essere eseguiti. Quindi meglio conoscere come proteggerli dal sole in estate.

Se un tatuaggio è effettuato a regola d’arte e lo proteggiamo con cura non rischia di rovinarsi. Ad affermarlo è Andrea Afferni, uno dei più importanti e affermati artisti del tatuaggio a livello internazionale, al Tgcom. “E’ però indispensabile ricordare che i colori si alterano per effetto dei raggi solari e che quindi bisogna assolutamente coprire la zona con una crema a schermo totale o almeno con un fattore 50 di protezione. E ricordiamoci che il sole non si prende solo se facciamo le lucertole sulla spiaggia, ma anche involontariamente, quando andiamo in giro, se la pelle non è coperta dai vestiti”.

La crema solare sul tatuaggio è indispensabile sempre. I raggi ultravioletti alterano i colori, mentre quelli in bianco e nero danno di solito meno problemi. “Vanno seguiti e curati anche loro e va messa sempre la crema protettiva, ma sono meno delicati e si conservano meglio. Tra l’altro, le opere a colori danno buoni risultati solo sulle carnagioni molto chiare”.

Dopo quanto tempo dalla realizzazione del tatuaggio possiamo esporci al sole senza problemi e fare il bagno al mare o in piscina? “La pelle deve essere guarita perfettamente, per cui occorrono come minimo quindici giorni prima di esporsi al sole e almeno un mese per fare il bagno o la sauna, perché la pelle deve avere il tempo di guarire del tutto e le cellule devono rigenerarsi”. Se poi ci sono stati problemi durante la cicatrizzazione, può volerci ancora di più. “Ogni tanto si può mettere sulla pelle dell’olio o una delle creme specifiche indicate o fornite dal tatuatore per mantenere la pelle ben idratata ed elastica”.

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