Diabete tipo 2: come ridurre il rischio con tè o caffè

Bere una bevanda zuccherata in meno al giorno può ridurre il rischio di diabete fino al 10 percento.

Alcuni ricercatori americani hanno scoperto che le persone che aumentano il loro consumo di bevande analcoliche, nonché i succhi di frutta, erano maggiormente a rischio di sviluppare il diabete di tipo 2. E lo scambio con bibite dietetiche o bevande zuccherate artificialmente non ha ridotto il rischio, secondo i risultati pubblicati online sulla rivista Diabetes Care.

Lo studio è il primo a verificare se i cambiamenti a lungo termine nel bere bevande analcoliche siano collegati al rischio di diabete di tipo 2. Nel 2012 quasi la metà degli americani ha bevuto bevande dolci su base giornaliera. L’elevato apporto di zucchero fa male all’organismo in vari modi, alimentando lo sviluppo dell’obesità e, quindi, delle malattie cardiache, oltre a contribuire sostanzialmente allo sviluppo dell’insulino-resistenza e del diabete di tipo 2.

Si stima che 30,3 milioni di americani abbiano il diabete di tipo 2 e molti altri sono a rischio di sviluppare la malattia, il che accorcia l’aspettativa di vita e può portare ad ulteriori problemi di salute cronica in età avanzata. Lo studio fornisce ulteriori prove che dimostrano i benefici per la salute associati alla riduzione del consumo di bevande zuccherate e la sostituzione di queste bevande con alternative più salutari come acqua, caffè o tè.

Lo studio ha scoperto che l’aumento dell’assunzione totale di bevande zuccherate di appena 11 cl al giorno per un periodo di quattro anni è stato associato a un rischio del diabete del 16% più elevato nei quattro anni seguenti. Se i partecipanti hanno sostituito una bevanda zuccherina giornaliera con acqua, caffè o tè – e non una bibita dietetica – il rischio di diabete diminuisce dal 2% al 10%. Bisogna segnalare che sebbene i succhi di frutta contengano alcuni nutrienti, il loro consumo dovrebbe essere moderato.

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