Frutta e verdura imperfetta, nel Regno Unito hanno la soluzione

Con i termini “frutta e verdura imperfette” si intende quella tipologia di alimenti che nonostante siano gustosi al palato non corrispondono a standard estetici e dunque vengono scartati a priori. Per questi casi nel Regno Unito si è trovata una soluzione esemplare.

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Frutta imperfetta (Canva)

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In un mondo dove l’estetica gioca un ruolo fondamentale, neppure le categorie alimentari vengono escluse da questi canoni estetici.

Al supermercato infatti difficilmente troviamo cibi che non rispecchiano la perfezione esterna: le mele sono tutte lucide, le carote tutte dritte o gli ortaggi non presentano forme di annerimento.

Questo accade poiché frutta e verdura nello specifico devono passare diversi test prima di essere trasportate sui banconi dei supermercati.

Il problema della siccità però sta facendo invertire questo trend basato sui canoni estetici: nel Regno Unito infatti hanno sviluppato una soluzione esemplare per vendere comunque frutta e verdura imperfette. Scopriamo insieme di cosa si tratta.

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Frutta e verdura imperfette, nel Regno Unito hanno la soluzione

Ormai ci si preoccupa molto di più di quanto sia bello esteticamente l’alimento prescelto piuttosto che di quanto sia effettivamente buono e gustoso.

Tutto ciò però convoglia in uno spreco alimentare gigantesco che in questo periodo di siccità andrebbe evitato il più possibile.

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Terreno arido per la siccità (Canva)

Per questi motivi Lidl e Waitrose, due colossali catene di supermercati del Regno Unito, hanno deciso di vendere comunque la frutta e la verdura imperfetta nonostante non rispecchino canoni di bellezza comuni.

Tale scelta è dettata sia dal limitare lo spreco alimentare a causa della siccità sia per sostenere gli agricoltori particolarmente in difficoltà dopo l’estate più calda degli ultimi 50 anni. 

Le parole degli uomini al vertice di Lidl e Waitrose

Ryan McDonnell, amministratore delegato del gruppo Lidl in Gran Bretagna, ha recentemente dichiarato “Anche se il raccolto che esce può sembrare un diverso da quello a cui siamo tutti abituati, è sempre la stessa grande qualità britannica. Vogliamo mostrare supporto ai nostri fornitori lavorando con loro per trovare soluzioni per aiutare“.

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Lidl (Foto Instagram)

Anche Waitrose ha annunciato di voler alleggerire le linee guida su dimensioni e forma degli alimenti in modo che carote, patate, fragole, mele, pere ed altra frutta e verdura possano essere vendute anche se non proprio perfette.

In conclusione, la Gran Bretagna sta aprendo un varco verso una nuova frontiera della vendita degli alimenti: “Brutto non significa cattivo“. Accodarsi alla loro iniziativa, non sarebbe una brutta idea per l’Italia.

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