Maltempo, il prezzo del tartufo bianco scende del 30%

Il maltempo ha favorito un calo del 30% dei prezzi del tartufo bianco nell’ultimo mese con valori di appena 250 euro all’etto per pezzature medie attorno ai 20 grammi. Con l’aumento delle raccolte le quotazioni sono scese ai minimi degli ultimi anni che rappresentano una opportunità imperdibile per gustarlo prima dell’arrivo dell’inverno.

Il tartufo si sviluppa in terreni che devono restare freschi e umidi sia nelle fasi di germinazione che in quella di maturazione. “Il risultato – precisa la Coldiretti – è un forte aumento degli acquisti favorito dall’aumento delle presenze in mostre, sagre e manifestazioni dedicate al tartufo ancora in corso lungo tutto lo stivale. Si tratta di appuntamenti che rappresentano una ottima occasione per acquistare o assaggiarlo nelle migliori condizioni e ai prezzi più convenienti ma anche per difendersi dal rischio dell’inganno con la vendita di importazioni low cost spacciate per italiane.”

Il tartufo è un fungo che vive sotto terra ed è costituito in alta percentuale da acqua e da sali minerali assorbiti dal terreno tramite le radici dell’albero con cui vive in simbiosi (ilpino, il leccio, la sughera e la quercia). Nel settore del tartufo lavorano duecentomila raccoglitori ufficiali che riforniscono negozi e ristoranti ed alimentano un business di circa mezzo miliardo di euro tra fresco, conservato o trasformato anche grazie alla grande capacità di attrazione turistica ed enogastronomica. “Tra le novità di quest’anno – spiega la Coldiretti – la conferma da parte della Direzione Generale Agricoltura dell’Unione Europa che funghi e tartufi spontanei raccolti in natura, devono essere obbligatoriamente etichettati con il luogo di raccolta. Una misura importante per evitare che prodotti stranieri vengano spacciati per italiani come purtroppo spesso è avvenuto fino ad ora”.

 

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