Rafano, la radice che fa miracoli. Cos’é e perché è preziosissima

Il rafano è una radice che ha proprietà antinfiammatorie e ha tanti altri benefici sull’organismo, ci sono anche delle controindicazioni

Rafano
Rafano (Foto Comugnero Silvana)

Il rafano è piccante a molto aromatico, è una radice che contiene nutrienti preziosi. Ha proprietà diuretiche, digestive e anche analgesiche e antinfiammatorie. La pianta appartiene alla famiglia delle Crucifere. Cresce in un terreno umido e con un clima temperato.

Di norma si raccoglie in autunno questa pianta, ha le foglie di un verde scuro e i fiori con quattro petali. La radice è molto carnosa dalla polpa bianca.

Proprietà benefiche della radice di rafano

Da secoli è noto che la radice di rafano abbia delle proprietà benefiche. Il sapore è particolare, dolce ma anche piccante. Ricorda la senape come gusto.

Rafano
Rafano (Foto photo food pro)

La radice di rafano ha molte fibre e contiene tanta acqua. Ha poche calorie ed è ricca di Vitamina C e antiossidanti come betacarotene, luteina e zeaxantina. Contiene solfurodi allile e sinigrina.

Si tratta di proprietà antibatteriche e sono anche quelle responsabili del sapore così forte del rafano.

La radice è ricca anche di potassio, quindi da equilibrio al flusso sanguigno riducendo la pressione arteriosa. Regola anche il battito cardiaco.

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Le fibre del rafano poi stimolano il transito intestinale e aiutano in caso di stipsi. Eliminano anche le tossine.

I benefici del rafano sulla salute sono molti. Ha infatti un azione digestiva, diuretica, antiossidante e antibatterica. Accelera anche il metabolismo.

Il motivo per cui agisce come digestivo, è che stimola i succhi gastrici e favorisce anche la produzione di bile.

Contrasta poi la ritenzione idrica ed elimina le tossine, da qui quindi l’effetto diuretico.

Il rafano è anche un rimedio utile contro bronchiti e raffreddori, per la sua azione antinfiammatoria.

Agisce anche contro il dolore, diventa quindi antidolorifico. In particolare agisce bene contro strappi muscolari e artrite. Per creare un composto efficace, basta tritarla e macerarla nella grappa applicandola poi nella zona dolorante.

La radice si può assumere fresca o anche secca. Però è importante consumarla subito, altrimenti perde le proprietà. Bisognare bagnarla con acqua e limone poi, perché a contatto con l’aria si ossida.

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Salsa rafano
Salsa rafano (Foto inproduziona)

Anche nella cucina è molto utilizzata, per condire piatti sia in maniera superficiale con una grattugiata, oppure in forma anche di salsa. Anche la tisana è molto buona e utile.

Tuttavia chi soffre di acidità di stomaco e anche ulcera o problemi ai reni, dovrebbe astenersi dal consumare il rafano. Non è nemmeno consigliato in gravidanza. 

 

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