Salumi, questi li puoi mangiare anche a dieta: ecco quali sono

Spesso la mente umana associa la parola salumi ad alimenti ricchi di calorie e grassi. Non è una relazione del tutto sbagliata ma ne esistono alcuni che si possono mangiare anche durante il periodo di dieta. Scopriamo dunque quali sono.

Il termine dieta deriva dalla parola latina diaeta che a sua volta arriva dal greco e significa “stile di vita” correlato in modo principale al consumo di alimenti. Il lemma sta dunque a palesare il regime nutrizionale che ogni essere vivente adotta durante la propria esistenza.

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Tagliere con varie tipologie di salumi  -checucino

Il termine dieta deriva dalla parola latina diaeta che a sua volta arriva dal greco e significa “stile di vita” correlato in modo principale al consumo di alimenti. Il lemma sta dunque a palesare il regime nutrizionale che ogni essere vivente adotta durante la propria esistenza.

Ad oggi però il suo uso è più strettamente legato all’ambito del dimagrimento anche se esistono le diete di tipo religioso, come il ramadan, di tipo etico, come il veganismo oppure di tipo teorico.In quest’ultima casistica rientra l’ipotesi di Peter D’Adamo, il quale sostiene che il gruppo sanguigno influenzi la risposta dell’organismo rispetto ai cibi. Ci teniamo a precisare però che tale teoria non è supportata scientificamente.

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Ritorniamo però alla prima tipologia, ovvero quella volta a perdere massa grassa. Generalmente si associa al dimagrimento l’esclusione di alcuni prodotti come i salumi ad esempio. Si tratta di una credenza comune parzialmente vera in quanto ne esistono dei tipi che possono essere mangiati anche durante un regime dietetico in quanto apportano poche calorie e grassi.

I salumi che si possono mangiare durante la dieta: la bresaola

Tanto gusto, poche calorie. La bresaola infatti ne apporta appena 152 ogni 100 grammi di alimenti. Viene prodotta in maniera più ingente nel Nord Italia e rappresenta il salume più digeribile che esista, anche se non il più magro.Possiede numerosi antiossidanti, ovvero sostanze che ritardano il più possibile l’invecchiamento cellulare diminuendo la possibilità di contrazione di malattie degenerative come Parkinson, Alzheimer o formazioni tumorali.

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Fettine di bresaola  – checucino.it

La presenza di fosforo poi risulta ottimale per la salute di ossa e denti. Contenendo poi buone dosi di Vitamina B, in particolare B12, è un’ottima alleata contro herpes ed eruzioni cutanee. Infine, è ingente fonte anche di triptofano, sostanza che migliora l’umore in quanto agisce sulle aree cerebrali responsabili della felicità.

Fesa di tacchino e prosciutto crudo

Il primo posto per calorie immesse nel corpo dopo il suo consumo è la fesa di tacchino. Essa ne apporta appena 110 ogni 100 grammi di prodotto mangiato. Il suo sapore è estremamente delicato e così come la bresaola risulta ampiamente digeribile.

Anche questo salume è ricco di sali minerali e di Vitamine, specie quelle del gruppo B. È colma poi di zinco, indispensabile per innalzare le difese immunitarie, e di selenio, minerale che apporta grandi dosi di antiossidanti.

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Fesa di tacchino  – checucino.it

Chiudiamo la nostra lista con il prosciutto cotto, il più grasso tra i salumi elencati ma comunque inseribile nel proprio regime dietetico stando attenti alle porzioni. Esso infatti fornisce tra le 250 e le 300 calorie (dipende dalla tipologia) ogni 100 grammi di alimento assunto.

Quello di Parma è uno dei più leggeri mentre quello di montagna agisce inversamente. È una ricca fonte di proteine e minerali. Da segnalare assolutamente l’ingente presenza di magnesio, minerale che mantiene un corretto equilibrio nel sistema nervoso ed interviene nel processo produttivo di energia.

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