Timo: proprietà e usi di una pianta spontanea

Il timo è una pianta aromatica che cresce spontanea in montagna e in pianura, su terreni aridi, soleggiati e sassosi, soprattutto se in vicinanza del mare. Solitamente viene utilizzata in cucina abbinata ad arrosti, per condire insalate, pesce o verdure. Ma è anche una pianta officinale dalle tante proprietà terapeutiche.

Le virtù del timo sono dovute soprattutto alla presenza di un particolare fenolo: il timolo, potente antisettico, antispasmodico e vermifugo. Sin dall’antichità veniva consigliato contro asma e infezioni della vescica. Inoltre sino a mezzo secolo fa buona parte dei disinfettanti era a base di timo.

Ha ottime proprietà digestive e carminative, valido rimedio contro la tosse, la bronchite e il raffreddore grazie alle sue proprietà balsamiche. In più stimola la circolazione del sangue ed è un buon disinfettante per la pelle: stimola la produzione di globuli rossi e allevia la stanchezza cronica, le vertigini, l’artrite reumatoide e alcuni problemi legati alla toroide.

Il timo si rivela anche un buon rimedio contro la carie. Anche se in casi estremi l’unico rimedio è l’asportazione del dente malato, in casi meno gravi basterà usare un batuffolo di cotone imbevuto di olio essenziale di timo, dando dei piccoli tocchi nella zona del dente colpita dalla carie. Decotti e infusi di timo sono usati per detergere piccole ferite e per disinfettare il cavo orale. Invece in caso di mal di gola e tosse l’ideale è una tisana.

Per preparare una tisana di timo basterà lasciare in infusione 2 grammi di foglie di timo essiccate in 20 cl di acqua bollente per una decina di minuti. Potete addolcire con un cucchiaino di miele. Si può usare anche per fare fumenti in caso di raffreddore, sinusite, mal di gola. In questo caso occorrono 2-3 gocce di olio essenziale di timo diluite in un cucchiaio di olio di mandorle dolci o altro olio vegetale.

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