Togliere calorie al riso, il segreto è nella cottura

Con l’arrivo dell’estate si avvicina la prova costume e come avviene spesso ci accorgiamo di aver messo qualche chilo di troppo che vorremo smaltire nel più breve tempo possibile. La prima cosa che solitamente facciamo è di ridurre i carboidrati e le calorie di cui essi sono portatori. Alcuni ricercatori hanno messo a segno un progetto sul riso ipocalorico.

Vediamo insieme di cosa si tratta e come andrebbe cucinato il riso ipocalorico.

Per prima cosa bisogna selezionare un riso di qualità, poiché in questo modo il contenuto calorico di questo cibo può ridursi anche del 50%. L’amido può essere digeribile o resistente, nel riso si trovano entrambi i tipi: la sfida è quella di aumentare le concentrazioni di amido resistente nel riso, un modo innovativo di affrontare il problema dell’obesità e porre un rimedio ad uno stile di vita sedentario e a una dieta squilibrata composta da troppi grassi e zuccheri.

Come detto prima l’amido può essere digeribile o resistente: quello resistente non viene digerito nell’intestino tenue, dove di solito i carboidrati vengono trasformati in zuccheri semplici. Il valore calorico del riso è proprio dato dall’amido, che rappresenta un rischio per la salute, in quanto viene metabolizzato dall’organismo sotto forma di zuccheri e grassi, causando sovrappeso e l’insorgere del diabete.

Ma una particolare ricetta ideata da alcuni studiosi consente di risolvere questo problema con il riso. Basta aggiungere un cucchiaino di olio di cocco all’acqua di cottura e dopo aver fatto sobbollire il riso per 30 minuti si deve far riposare in frigo per 12 ore, aumentando il suo contenuto di amido resistente di circa 10 volte. Attraverso questo piccolo stratagemma possiamo trasformare l’amido digeribile in amido resistente e così è possibile dimezzare le calorie, consentendoci di mangiare un piatto abbondante di riso ipocalorico senza pensare al problema del sovrappeso.

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