Il mio Salento è anche e soprattutto terra di tradizioni a tavola: ricordo ancora quando la domenica nonna preparava la ricotta fritta.
![ricotta fritta salento](https://www.checucino.it/wp-content/uploads/2024/03/La-ricotta-fritta-come-si-fa-nel-Salento.jpg)
Le ricette della tradizione gastronomica salentina e pugliese sono un vero e proprio viaggio nella storia e nei sapori di quei territori: io che del Salento sono originario, essendoci nato, non posso non dimenticare come per noi da bambini la preparazione di un piatto che la nostra nonna, insieme a mamma e alle sue sorelle, cucinava essenzialmente la domenica era una vera e propria festa.
Oggi per molti la ricotta fritta è il tipico piatto da finger food, da degustare in sagre e street food festival, per noi invece prepararla diventava davvero una sorta di rito collettivo, un momento di condivisione vera tra me e i miei cugini. Era un piatto semplice e della tradizione contadina, ma che per noi diventava a volte il momento più atteso della settimana.
Come preparare la ricotta fritta proprio come faceva mia nonna nel Salento
![ricotta fritta](https://www.checucino.it/wp-content/uploads/2024/03/La-preparazione-della-ricotta-fritta.jpg)
Per realizzare questo piatto davvero molto semplice, abbiamo bisogno della giusta quantità di pochi ingredienti da aggiungere alla ricotta fresca, appunto. Per ogni mezzo chilo di ricotta, dunque, servono:
- 2 o 3 uova
- 50 grammi di farina
- pangrattato q. b.
- sale q. b.
La cosa più importante in questa ricetta è la qualità della ricotta usata: questo ingrediente deve essere ben sgocciolato, in modo che non si sbricioli durante la cottura. Ricordiamo insomma che se la ricotta è ancora piena d’acqua, a contatto con l’olio bollente può combinare un vero disastro in cucina. Insomma, la precauzione più importante è solo questa, per il resto possiamo procedere.
Tagliamo la ricotta a fette spesse almeno un centimetro e mezzo, ma a seconda dei gusti questa misura approssimativa può salire o scendere. A parte, setacciamo la farina e in un ulteriore contenitore sbattiamo un po’ le uova. Quindi la ricotta a fette va prima infarinata, poi passata nelle uova sbattute e infine, se lo si desidera, la possiamo pure passare con il pangrattato.
Friggiamo dunque il composto in una padella con olio ben caldo fino a fare dorare ogni singola frittella, che poi chiaramente tiriamo fuori una volta croccante e la poggiamo a riposare su della carta da cucina assorbente. Anche in questo caso, massima attenzione nel fare in modo che le singole frittelle non si “incollino” tra loro.
Possiamo già servirle a tavola ben calde, ma c’è un trucco che pochi conoscono: questo contorno può diventare anche un gustoso dessert, sbattendo preventivamente le uova con zucchero e scorza di limone grattugiata, oppure aggiungendo alla fine della cottura dello zucchero a velo.