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Ucraina, 5 chef stellati per un progetto benefico: alta cucina e solidarietà

Un sottile filo collega solidarietà e cucina in questo nuovo progetto benefico per l’Ucraina: cinque chef stellati uniti per aiutare i bambini coinvolti nella guerra.

chef stellato (opolja da Adobe Stock Photo)

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Gli chef stellati Stefano Deidda, Italo Bassi, Salvatore Camedda, Francesco Stara e Claudio Sadler hanno ideato un progetto emozionante per aiutare i bambini in Ucraina.

Ormai è quasi un mese che il conflitto va avanti e non sembra accennare a un arresto. Le vite più in pericolo sono quelle dei bambini che indifesi, non possono fare altro che rifugiarsi o scappare.

Proprio per questo motivo i cinque cuochi hanno organizzato una cena di degustazione d’autore, a base di piatti d’alta cucina.

La cena è in programma il 20 Marzo dalle 20.30 in poi presso il ristorante cagliaritano “Dal Corsaro”.

Il progetto degli chef per i bambini in Ucraina

Ai cinque chef sopra citati, se ne è aggiunto un sesto in modo che il livello dell’alta cucina si alzi ancor di più: Davide Atzeni del Bib Gourmand.

Tutto il ricavato della cena sarà devoluto in beneficienza per sostenere “Voices of Children“, associazione nata nel 2014 per dare supporto psicologico ai bambini ucraini dopo l’invasione della Crimea.

le problematiche psicologiche sui bambini ucraini (Greyerbaby da Pixabay)

Con lo scoppio odierno del conflitto, l’ente in questione si occupa ancora dei bambini ma presta attenzione anche ai rifugiati e nella ricerca di beni di prima necessità per tutti.

Ha inoltre da poco messo in atto un sistema di supporto psicologico attivo 24 ore su 24 ed infine tenta di trovar rifugi anche nei sotterranei per le zone più colpite dai missili.

Le parole dello sviluppatore del progetto per i bambini dell’Ucraina

Il proprietario del ristorante in questione, riflette: “La ristorazione sarda sta vivendo un momento di fermento e rinnovamento. La voglia di condividere filosofie, conoscenze ed esperienze diverse ci ha portato a volerci riunire per dar luogo ad una cena che avrà uno scopo benefico, in questo momento più che mai necessario“.

Inoltre, come è giusto che sia, si dichiara sfavorevole alla guerra e spera in tempi di pace in breve tempi, anche se pensa che la situazione andrà avanti in questa maniera per diverso tempo.

Continua poi uno dei primissimi chef ad aderire al progetto, Francesco Stara, affermando: “La ristorazione si deve mettere in gioco utilizzando i suoi valori di accoglienza, equità, compassione e inclusione. La tavola è sicuramente il mezzo. La cucina il linguaggio“.

Cucina stellata (guillermomuro00 da Pixabay)

Conclude il discorso poi Salvatore Pilloni, fondatore delle cantine Su’Entu, spiegando “Ora la sofferenza del popolo ucraino non può lasciarci insensibili, vanno aiutati subito e attraverso le nostre aziende abbiamo già inviato beni di prima necessità. Con il ricavato della cena pensiamo ai più piccoli“.