Olio di semi, tutto quello che devi sapere: usi, varietà e conservazione

L’olio di semi è un ingrediente che tutti abbiamo nella nostra dispensa ma nonostante ciò non conosciamo tutte le sfaccettature di questo liquido. Ecco tutto quello che devi sapere a riguardo: gli usi, le varietà e la conservazione di questo liquido.

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Olio di semi (Canva)

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L’olio di semi è un grasso vegetale liquido ottenuto dalla spremitura di alcuni semi che tutti noi abbiamo in dispensa grazie ai suoi mille usi variegati in cucina.

Se da una parte abbiamo l’olio extravergine di oliva, vero vanto della nostra produzione italiana, dall’altro lato anche quello di semi utile per tante ricette.

Che sia di arachidi, di soia, di lino o di girasole non importa, entriamo a contatto con questo mondo scoprendo tutti gli usi, le varietà e la conservazione di questo fluido.

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Olio di semi: le varietà che ci sono in commercio

Le varietà di questo prodotto ovviamente dipendono dall’alimento che verrà spremuto. Iniziamo con quello forse maggiormente usato, ovvero l’olio di semi di girasole.

È di colore giallo paglierino e contiene ampie quantità di acido oleico, importantissimo per la salute del cuore. Inoltre è perfetto per le fritture delle verdure in quanto regge temperature mediamente alte.

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Olio di semi di girasole (Canva)

Continuando nell’elenco troviamo l’olio a base di semi di lino che è un’ottima fonte di Omega 3 e si usa principalmente per condimenti a crudo.

Prestate attenzione alla sua conservazione poiché va riposto in frigorifero per evitare che diventi rancido.

L’olio di mais invece è ricco di betacarotene, vitamine e sostanze benefiche per il cuore e per il sistema cardiocircolatorio. Usi consigliati: crudo per condire insalate e piatti freddi, cotto per piatti in padella che non richiedano temperature eccessive.

Passiamo poi a uno dei re di questo campo: l’olio di semi di arachide. È sicuramente il più grasso dei nostri protagonisti e per questo risulta perfetto per le fritture. Ha un sapore gradevole e dolce.

L’olio di soia invece è la varietà più utilizzata al mondo. È ricco di acidi grassi, Omega 3 e si presta benissimo come condimento a crudo.

Chiude la lista l‘olio di semi di zucca che conserva in sé un sapore molto intenso e deciso. È ricca fonte di acidi grassi, vitamine e sali minerali.

La conservazione dell’olio di semi

La prima cosa da dire riguardo la conservazione di questo prodotto è che bisognerà travasarlo ogni volta appena acquistato in delle bottiglie scure.

Questo perché le confezioni trasparenti non schermano la luce e ciò potrebbe portare il liquido ad irrancidirsi. Inoltre il tappo deve essere sempre chiuso bene e bisogna riporre la bottiglia in un posto asciutto, fresco e lontano da fonti di calore.

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Olio di semi di arachide (Canva)

Per quanto riguarda invece la scadenza, essi durano all’incirca tra i 12 ed i 18 mesi ma ognuno ha una propria data. Nel caso ingeriste questo prodotto irrancidito, nessuna preoccupazione: causerà solamente qualche intoppo digestivo che scomparirà nel giro di poche ore.

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