Perchè mangiare prima il secondo e poi il primo

Mangiare prima il secondo e poi il primo può essere un buon metodo per contrastare il diabete, come è emerso durante l’ultimo Congresso della Società italiana di diabetologia (SID). Il motivo? Assumere proteine e lipidi prima dei carboidrati aiuta a frenare la glicemia evitando il repentino innalzarsi della stessa dopo i pasti.

La dieta mediterranea resta la migliore possibile, ma occorre un uso educato delle quantità delle porzioni e dell’avvicendarsi delle portate che la compongono. Giorgio Sesti, presidente della SID, ha fatto sapere che “la dieta costituisce un vero e proprio strumento terapeutico che affianca la terapia farmacologica durante tutto il decorso della malattia diabetica” e consente non solo di migliorare il controllo glicemico, ma anche di prevenire malattie cardiovascolari, riducendo i fattori di rischio come la pressione alta o i livelli eccedenti di grassi nel sangue.

Iniziare il pasto con una portata di proteine e lipidi (lipidi non di origine animale; ottimo, invece, l’olio d’oliva che contribuisce a rallentare il passaggio intestinale) e proseguirlo con un piatto di pasta riduce di circa il 30% il picco glicemico post-prandiale. Usare l’olio d’oliva per condire un pasto ad alto contenuto glicemico ‘lima’ il picco di zuccheri nel sangue che si verifica invece nei pasti ricchi di burro o nei pasti a basso contenuto di grassi.

Inoltre iniziare con un antipasto a base di proteine e lipidi migliora sensibilmente la tolleranza ad un successivo pasto ricco di glucidi in pazienti con diabete mellito di tipo 2. Inserire proteine, verdure e grassi a inizio pasto offre anche ulteriori benefici: favorisce il senso di sazietà. In questo modo sarà più semplice accontentarsi di una porzione ridotta di carboidrati, ad esempio, di una piccola porzione di pasta e ridurre così il carico glicemico del pasto, con un ulteriore miglioramento della glicemia e del controllo a lungo termine delle complicanze del diabete.

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