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Tacchi alti: cosa succede a indossarli spesso

Le scarpe col tacco sono molto chic e per molte donne sono un accessorio di cui è impossibile farne a meno. Slanciano il fisico, fanno sentire sexy ed eleganti e attirano le attenzioni maschili, ma l’uso prolungato nel tempo può addurre problemi al corpo. Ovviamente molto dipende dalla lunghezza del tacco: c’è una bella differenza tra un tacco a spillo da 10 o 12 centimetri e uno a base quadrata da 4 centimetri. Inoltre bisogna considerare la tipologia di piede che ognuno ha e tenere conto di eventuali patologie o disturbi podalici e sovra podalici.

Sarebbe ideale utilizzare i tacchi molto alti solo saltuariamente ed effettuare poi degli esercizi mirati di stretching dell’achilleo. Infatti quando si indossano i tacchi da 10 e 12 cm i piedi assumono una posizione innaturale esercitando una certa pressione sul tallone. In tal maniera il tallone si può infiammare e provocare dolori, fino a causare la tendinopatia achillea. Un problema che di certo non compare se si utilizzano i tacchi alti solo in occasioni sporadiche.

I tacchi alti mettono in risalto i glutei, ma d’altro canto costringono ad una postura non naturale, provocando dolori alla zona bassa della colonna vertebrale e dei muscoli che la compongono. Quindi se soffrite di mal di schiena evitate di indossare questo tipo di calzature: del resto basta anche un tacco di 4 cm per fare una bella figura.

L’uso dei tacchi alti può causare anche il cosiddetto ginocchio del corridore, con conseguenti problemi ai muscoli posteriori della coscia e al quadricipite. Per ovviare a questo problema basterà indossare scarpe basse. Inoltre i tacchi da 10 o 12 cm aumentano il rischio di cadute e storte, con possibili conseguenze sulle caviglie. Infine le scarpe con il tacco alto possono provocare problemi anche alle vene varicose, in quanto possono causare disturbi alla circolazione sanguigna.