Cancro al seno: prevenzione e cura con olio di oliva

Il cancro al seno è una patologia che colpisce sempre più donne in tutto il mondo, ma fortunatamente le donne italiane sono tra le meno colpite. Merito dell’olio extravergine di oliva e della dieta mediterranea. Entriamo maggiormente nel dettaglio ricordando che la quantità di olio di oliva che dovremmo consumare è tra i 15 e i 25 ml al giorno.

L’olio extravergine di oliva contiene una serie di polifenoli con proprietà anti-infiammatorie: basti pensare che uno di questi, l’oleocanthanal, può uccidere le cellule tumorali in 30 minuti. Come si legge sul portale della Fondazione Umberto Veronesi “L’extravergine è una miniera di antiossidanti tra cui la vitamina E, il tocoferolo e diversi composti fenolici. Tutte molecole in grado di difendere il nostro corpo dall’invecchiamento precoce attraverso la lotta ai radicali liberi. Questi ultimi sono i responsabili principali dei danni cellulari tipici dell’età. Essi sono delle forme particolarmente reattive dell’ossigeno, ovvero molecole molto potenti in grado di danneggiare il DNA e, alla lunga, innescare la genesi dei tumori. Grazie all’olio, gli antiossidanti contenuti in esso neutralizzano i pericolosi radicali garantendo così longevità alle cellule”.

Nell’olio extravergine di oliva biologico sono presenti anche lo squalene, che contrasta lo stress ossidativo intracellulare, e l’acido grasso oleico monoinsaturo che combatte l’espandersi del tumore. Un recente studio americano ha dimostrato che le donne che seguono una dieta mediterranea con olio di oliva hanno avuto il 68 per cento in meno di rischio di cancro maligno al seno rispetto alle altre donne che hanno seguito altri tipi di dieta.

Inoltre l’olio extravergine è molto utile per risolvere molti altri problemi di salute: abbassa i livelli di colesterolo, grazie al contenuto di fitosteroli, diminuisce di circa il 30% la possibilità di infarto cardiaco e diminuisce la pressione arteriosa, riduce il rischio di diabete 2 di quasi il 50%, ha effetti benefici sulla digestione e riduce il rischio di sviluppare l’Alzheimer.

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